Energia sottile: cos’è, significato, effetti
Contenuti nascondi Energia sottile: cos’è? Energia sottile: significato Energia sottile: effetti Energia sottile: cos’è? L’Energia Sottile, o meglio la sua esistenza e rilevabilità, è un assunto fondamentale della TEV (Tecnica Energo – Vibrazionale). Abbiamo affrontato di recente in questo articolo, che ti invito caldamente a leggere, cosa sono le Energie Sottili (o Energia Sottile). Per…
Energia sottile: cos’è?
L’Energia Sottile, o meglio la sua esistenza e rilevabilità, è un assunto fondamentale della TEV (Tecnica Energo – Vibrazionale).
Abbiamo affrontato di recente in questo articolo, che ti invito caldamente a leggere, cosa sono le Energie Sottili (o Energia Sottile).
Per cui, in questa pagina che stai leggendo ora, ho pensato fosse utile approfondire con altri esempi pratici per poter comprendere esattamente a cosa ci riferiamo quando parliamo di Energia Sottile.
Intanto, il termine Energia Sottile è stato diffuso in Italia, (mutuandolo dall’inglese Subtle Energy) per primo da Roberto Zamperini, qualche decennio fa, all’inizio del suo lunghissimo percorso di ricerca proprio in questo campo, ricerca che poi ha portato alla nascita e allo sviluppo della TEV.
Tanto è vero che il dominio del sito sul quale ti trovi in questo momento è proprio “energiesottili.it”, se servisse conferma di questa premessa, fatta solo per il nuovo lettore che è appena entrato a contatto con questo mondo.
Ma passiamo agli esempi promessi: come comprendere che stiamo avendo a che fare con l’Energia Sottile?
Ci sono tanti modi diretti per farlo, tante “pratiche”.
Uno di questi è il Palming.
Che è poi lo strumento principale di analisi che viene utilizzato nella TEV.
Anche sul palming abbiamo già scritto nell’articolo linkato all’inizio, e in altri sparsi per questo sito.
Quindi, portiamo un esempio in cui, in modo simile, si lavora con l’Energia Sottile: il QiGong, che vedremo essere collegato direttamente al palming.
Il QiGong, una pratica millenaria di origine cinese, collegata a quella del Taijiquan o Tai-Chi, letteralmente vuol proprio “lavoro sull’Energia”.
È diventata da tempo piuttosto diffusa anche in Occidente, ed è probabile che tu abbia visto qualcuno praticarlo, se non addirittura lo hai fatto tu stesso.
Quella ”Energia” presente nel nome stesso della pratica, è proprio l’Energia sottile.
Infatti, durante gli esercizi di QiGong, come il Baduanjin, ad esempio, conosciuto come “Gli Otto pezzi di broccato”, (nome derivato dalla loro preziosità nel conferire benessere ed energia vitale a chi li pratica) ci si concentra anche e soprattutto nel percepire l’energia sottile e nel distribuirla, farla scorrere attraverso i meridiani energetici, atti proprio a questo scopo.
Molti dei principi di Anatomia Sottile presenti anche nel libri di Roberto Zamperini, derivano infatti dalla tradizione millenaria della MTC (Medicina Tradizionale Cinese), seppur implementati e innestati con altri tipi di ricerche, soprattutto personali e originali dell’Autore.
Unire lo sviluppo dell’abilità nel palming, cosa che ovviamente richiede esercizio e costanza, alla pratica del QiGong, (da eseguire correttamente conoscendo il “percorso” del Qi – energia – all’interno dei meridiani collegati poi anche alle varie dita della mano) aiuta enormemente a rifornirsi di Energia Sottile, accumulata nel primo Dantien.
Oltre a conferire una raffinata percezione dei canali energetici – i luoghi dove l’Energia Sottile scorre – e quindi una maggiore competenza di utilizzo dell’Energia Sottile, che altro non è che energia vitale pulita biodisponibile, insomma una fondamentale risorsa per tutti gli esseri viventi e l’Essere Umano in particolare.
Energia sottile: significato
Occorre sbarazzarsi del cattivo gusto di voler andare d’accordo con tutti. Le cose grandi ai grandi, gli abissi ai profondi, le finezze ai sottili e le rarità ai rari
(Friedrich Nietzsche)
Gli studi più recenti in cambio di biofisica, pubblicati e confermati ufficialmente, (sebbene non diffusi al mainstream) hanno scoperto come i biofotoni rappresentino un elemento di scambio e comunicazione energetica all’interno del nostro organismo (e all’esterno).
E come questi non siano che particelle di luce che contengono informazioni, trasferite attraverso i canali energetici dove questi si muovono – gli stessi già utilizzati nella MTC e nell’agopuntura, ossia proprio i meridiani energetici già conosciuti da millenni, attraverso delle onde magnetiche scalari.
La luce è frequenza ad altissima vibrazione, e i biofotoni sono i cosiddetti “quanti energetici”, aventi massa zero, ma che allo stesso tempo possono essere considerati come onde, e quindi veicolare informazioni di tipo biochimico sotto forma elettromagnetica.
E, secondo il biofisico tedesco Albert Popp e il suo gruppo di ricercatori, l’energia elettromagnetica ha un ruolo fondamentale nella sfera biologica di tutti gli esseri viventi.
Ecco uno dei motivi per cui probabilmente il termine “energia sottile” ha avuto così successo. (Oltre al fatto che viene usato per contraddistinguerla dall’Energia densa”, ossia quella misurabile attraverso gli strumenti della fisica tradizionale.
Questi e molti altri studi in questo campo potrai trovarli nel lavoro dell’Ing. Alessio Angeleri, a questo link, uno dei pochissimi lavori in italiano sull’argomento.
Si parla ad esempio dei neutrini, e di come la radiazione neutrinica, appunto, rappresenti letteralmente energia disponibile sempre e ovunque, come quella che teorizzava Nikola Tesla e che voleva donare all’umanità.
Lo stesso tipo di energia che viene utilizzata ad esempio dagli uccelli migratori che percorrono migliaia di kilometri senza fermarsi, e senza subire considerevoli perdite di peso durante il viaggio transoceanico.
Si nutrono di questa energia sempre disponibile, che non ha bisogno di essere stoccata proprio perché onnipresente, e che consente ad alcuni uccelli di volare ad esempio dall’Alaska alla Nuova Zelanda, per oltre 11500 km, senza interruzione.
Energia sottile: effetti
Credo che dopo aver fatto questi ultimi esempi sia piuttosto chiaro che tipo di effetti ha la cosiddetta “Energia Sottile” sui sistemi biologici.
L’approfondimento di questo specifico aspetto richiede la conoscenza di come funzionano poi i Sistemi Sottili, e l’Anatomia Sottile, che mostra l’interazione dei vari sistemi e dei vari “campi ordinatori” o chakra, e i rapporti tra di essi.
Già al Primo Livello TEV, il Corso “base” di studio e approfondimento della TEV e delle sue applicazioni dirette, si scoprono i primi passi per poter lavorare sul Corpo Sottile e riequilibrarlo in modo da riportarlo alla coerenza, ossia il fondamento che consente alla informazioni biologiche di essere trasmesse in modo corretto dai biofotoni, e dalle molteplici “dimensioni” dell’Essere di trovarsi in armonia.
Così da poter sfruttare il Principio della Risonanza, altro elemento basilare per l’ottimizzazione dell’utilizzo dell’Energia Sottile.
Ci salutiamo con alcune considerazioni di una scienziata straordinaria, di nome Mae Wan Ho.
Mae Wan Ho è una scienziata cinese, Direttrice tra le altre cose dell’Istituto di Scienza nella Società, (Science in Society) nel Regno Unito.
C’è un’osservazione di Szent-Gyorgyi che ha segnato profondamente la vita di Mae Wan Ho.
(Albert Szent-Györgyi de Nagyrápolt è stato uno scienziato ungherese naturalizzato statunitense, vincitore del Premio Nobel per la medicina e la fisiologia nel 1937. A lui viene attribuita la scoperta della vitamina C e delle componenti e reazioni del ciclo di Krebs.)
L’osservazione di cui parliamo è:
“la vita è interposta tra due livelli energetici di un elettrone”.
Questo assunto aveva ispirato Mae-Wan fin dai tempi degli studi universitari e l’ha predisposta a rifiutare le vacue spiegazioni neo-darwiniane basate sul “vantaggio selettivo”.
Mae Wan Ho ha quindi iniziato a scrivere (spesso con Peter Saunders) su epigenetica, sviluppo ed evoluzione a partire dagli anni ’70, per poi dedicarsi alla fisica quantistica, alla termodinamica del non equilibrio e oltre, nella sua ricerca del significato della vita.
Ecco una frase emblematica di Mae Wan Ho:
“Un sistema è coerente dal punto di vista quantistico quando le sue parti sono così perfettamente correlate che le loro correlazioni incrociate si fattorizzano esattamente come il prodotto delle singole autocorrelazioni, in modo che ognuna appaia paradossalmente come se fosse totalmente non correlata con il resto. È uno stato di massima libertà locale e di coesione globale, cosa impossibile in un sistema meccanico classico”.