Chakra del plesso solare, Manipura, il Terzo Chakra

Cosa vuol dire Manipura?
Il chakra del plesso solare o terzo chakra, secondo la tradizione yogica-induista, è chiamato Manipura. Questo termine sanscrito, (l’antica lingua che identifica praticamente tutti i chakra “tradizionali”) è una crasi di due parole: mani (che vuol dire “gemma splendente”) e pura (che sta a significare “luogo”).
Quindi il termine manipura vuol dire “luogo della gemma splendente”.
Questo perché tradizionalmente a questa entità energetica viene associato l’elemento fuoco, tipico del Sole, al quale fa riferimento il chakra nella tradizione induista.
E anche nella terminologia TEVvara (ossia della T.E.V.) mantiene questa definizione, con una differenza però: si distingue il Solare anteriore da quello posteriore.
Entrambi sono chakra principali, facenti quindi parte del Circuito dei 14 Chakra Principali, ed entrambi, quasi a supportarsi a vicenda, svolgono numerosi compiti, che ora vedremo.
Dov’è posizionato il terzo chakra?
Il terzo chakra è anche chiamato il chakra del plesso solare, e quindi, come si vede dalla illustrazione realizzata per il C.R.E.S.S., è collocato proprio all’altezza del plesso solare, ossia poco sotto il diaframma. È un centro nervoso ed energetico molto importante per tutto il sistema, ed è coinvolto -specie nella ansiosa società contemporanea- in blocchi, tensioni, o malfunzionamenti.

Nei combattimenti di arti marziali è spesso bersaglio (insieme al fegato) dei colpi, dato che colpendo efficacemente questi punti, si può mettere fuori uso l’avversario, che nonostante la volontà non riesce a proseguire il combattimento.
Capiamo quindi che è un punto particolarmente importante e che ha una molteplicità di funzioni.
Cosa fa il terzo chakra?
Il Chakra del Plesso solare (Solare anteriore per la T.E.V.), ha una grande mole di funzioni da gestire: coordina infatti le funzioni dello stomaco, del fegato, della cistifellea, del pancreas endocrino e del pancreas esocrino, ma anche le funzioni dell’apparato respiratorio, quindi dei bronchi, dei polmoni, del diaframma.
Avendo questa gran quantità di compiti da svolgere, si fa aiutare dal suo gemello posteriore: il Solare posteriore. Solare anteriore e Solare posteriore svolgono le medesime funzioni, supportandosi l’un l’altro, date le tantissime cose da controllare e da gestire.
Ecco quindi un’altra grande differenza della T.E.V. rispetto all’impostazione “tradizionale” dei chakra e dei corpi sottili: aver studiato ed individuato le specifiche funzioni, organi, ghiandole, che sono controllate e gestite da specifici chakra, senza lasciare nozioni o informazioni vaghe o poco definite.
L’Anatomia Sottile, per come è stata ideata e strutturata da Roberto Zamperini in decenni di ricerca, e quindi descritta nelle sue pubblicazioni, cartacee e online, è un vero e proprio dettagliatissimo sistema che mette in correlazione il corpo sottile e il corpo fisico.

Viene approfondita fin dal Primo Livello T.E.V. essendo un aspetto fondamentale per poter lavorare sul Corpo Sottile.
La T.E.V. non è una disciplina semplice, non si diventa “iniziati” o competenti per “scienza infusa”. D’altra parte, essendo una pratica che studia – si può dire – l’uomo e i suoi misteri, non si potrebbe neanche pretendere che lo sia.
Per diventare davvero bravi occorre studiare molto, e praticare ancora di più, cercando di mettere da parte la razionalità che sempre fa capolino, appena cominciamo a sentire le prime percezioni con il palming, o ancor di più, quando iniziamo a lavorare con gli strumenti a tecnologia T.E.V., che fanno tutta la differenza rispetto ad altre pratiche “tradizionali” sulle Energie Sottili.
Infatti, già dal Primo Livello T.E.V. viene dato in dotazioni un Mini Cleanergy in modo da poter iniziare da subito a lavorare nel modo corretto, applicando i principi della T.E.V. e soprattutto, restando “a distanza” dalle eventuali energie congeste con le quali si entra in contatto, nel momento in cui si decide di trattare un qualsiasi ente energetico.

Ma questo è solo il primo approccio con queste tecnologie, dato che, grazie alla ricerca di Roberto Zamperini e del C.R.E.S.S., sono stati ideati, realizzati, e quindi aggiornati tutta una serie di strumenti, per la persona, per la casa, e infine per i professionisti che lavorano a contatto con gli utenti.
Le congestioni psichiche, ad esempio quelle che si possono trovare in ambienti come studi medici, di psicologi, luoghi dove vengono discussi problemi di salute fisica e mentale, possono essere parecchio provanti per il professionista che passa ore in quello studio (e anche per i pazienti che riceve e che possono essere “contaminati” dalle energie sottili depositate da incontri precedenti).
Per ovviare a questo delicato problema sono stati ideati e prodotti una serie di strumenti che aiutano da anni tanti professionisti a tenere in ordine dal punto di vista sottile i propri ambienti di lavoro, e di conseguenza di essere anche più performanti nella loro professione.
Come sbloccare il chakra del plesso solare?
Il chakra del plesso solare, Manipura, o Solare Anteriore, è il centro per eccellenza delle nostre emozioni meno nobili.
La MTC, la Medicina tradizionale cinese, ci dice appunto che la rabbia spesso sedimenta nel fegato. Ed è infatti proprio nel chakra solare che vengono processate tutte le nostre emozioni quali la rabbia, la gelosia, la possessività.
Come abbiamo detto all’inizio, essendo anche il governatore dell’apparato respiratorio, è spesso in condizioni di stress e di tensione, dato che il respiro, pur essendo un atto più che fondamentale per la nostra sopravvivenza, è una delle azioni meno comprese e curate, dalla maggior parte degli occidentali del XXI secolo.
Ecco quindi che, data la complessità delle funzioni cui sottende, può subire le conseguenze di cattive abitudini sia fisiche che psichiche, che finiscono poi per influenzarsi reciprocamente.

Ma facciamo un esempio pratico: prendiamo una qualsiasi attività lavorativa, che al giorno d’oggi si svolge molto probabilmente seduti, e davanti a un computer.
Questo -se non prestiamo attenzione- porterà la nostra postura ad assumere una connotazione “a fagiolo”, con una cifosi dorsale, un atteggiamento ripiegato proprio sul plesso solare, e una respirazione inevitabilmente limitata e parziale.
A lungo andare, questo provoca una cattiva ossigenazione dei tessuti, oltre che degli scompensi posturali, e a causa del Principio di Interazione Denso – Sottile di cui abbiamo già parlato in questo articolo tutto questo influirà anche sul Chakra ad esso collegato, che andrà in sofferenza, innescando un circolo vizioso e provocando spiacevoli reazioni a catena.
Ecco perché può capitare che le cause di alcuni dei nostri atteggiamenti più “di basso livello” possano essere ricercate in abitudini errate che apparentemente non c’entrano direttamente con essi. E studiare la T.E.V., che attraverso l’Anatomia Sottile mette in collegamento tutto questo, può essere di grande aiuto nel creare connessioni e riconoscere collegamenti laddove non credevamo fosse possibile.
D’altra parte, i principi necessari alla pratica del palming e quindi del testare a livello sottile i vari enti energetici, sono già un’ottima base di partenza per “riallinearci” con l’Asse Cosmico che ogni ricercatore, in cuor suo, ambisce a prendere a modello.
“Conosci te stesso, e conoscerai l’Universo e gli Dei”.