Il chakra sacrale: Svadhisthana, il Secondo Chakra

Chakra sacrale o Svadhisthana: di cosa parliamo esattamente?
In questa serie di articoli sui 7 chakra “tradizionali”, stiamo rivelando una per una le interpretazioni in chiave TEV (Tecnica Energo Vibrazionale) di questi centri energetici, di questi “snodi” della rete di Energia Sottile presente in vario modo in tutti gli esseri viventi.

Chakra è una parola sanscrita che significa “ruota”, ed effettivamente i chakra possono essere immaginati con una forma tonda, diciamo però sferica, con una specie di “trombetta” davanti, che funge da filtro, con un lato in cui aspira (energia sottile pura dall’ambiente) e un altro dal quale emette (energia congesta e sporca, nell’ambiente)
Come tutti gli altri chakra (che scopriremo essere molti di più dei “semplici” 7 chakra tradizionali, anzi puoi approfondire questa informazione qui in questo articolo) anche il chakra sacrale, o Svadhisthana, fa parte dell’Anatomia Sottile strutturata da Roberto Zamperini (vale a dire che la struttura anatomica qui rappresenta e descritta è una conoscenza esclusiva della TEV ed è stata divulgata per la prima volta da Roberto Zamperini)
Quindi, a cosa corrisponde il secondo chakra esattamente? Nella TEV il secondo chakra, il chakra sacrale o Svadhisthana, viene chiamato chakra Sessuale.
Cosa significa Svadhisthana?
Questo termine, che come tutti gli altri che denominano i 7 chakra tradizionali è sanscrito, vuol dire dolcezza, rappresentando la capacità di provare emozioni e piacere, come appunto quello sessuale e anche la creatività e la comunicazione in generale.
I nomi dei chakra e degli enti energetici in generale che troviamo nella TEV, derivano dall’osservazione pratica e da un’approfondita analisi effettuata da Roberto Zamperini e dal CRESS in generale. Tutto il glossario di termini TEV è stato elaborato nel tempo, di pari passo con le scoperte e le ricerche del CRESS.
Uno dei chakra che ha mantenuto lo stesso nome in sanscrito è l’Ajna, da non confondersi con il chakra frontale, di cui è “antagonista”. Ma lo vedremo nell’articolo ad esso dedicato.
Come avrai letto (o come leggerai) nell’articolo sui chakra al link del precedente capoverso, conosciamo l’esistenza di un vero e proprio Circuito Principale dei vari chakra, che per l’esattezza, sono ben 14 SOLO su questo canale energetico centrale.
Poi abbiamo moltissimi altri chakra, o enti energetici, che formano la complessa Rete Sottile del campo energetico umano (e non solo).
Dove si trova il Chakra sacrale o Svadhisthana?

Approfittiamo di questa immagine in cui sono rappresentati tutti i 14 chakra principali, per notare come, secondo la TEV, il chakra sacrale o Svadhisthana faccia parte del Canale Anteriore, quello discendente, trovandosi subito prima del Perineo, che è l’ultimo in basso, e che collega il nostro Sistema energetico con il canale Tellurico (cioè con la Terra).
Ecco quindi che possiamo notare una leggera differenza tra la concezione tradizionale del chakra sacrale o Svadhisthana, dato che nella TEV prende il nome di chakra Sessuale.
Come sempre, invitiamo a fare esperienza diretta di ciò che viene detto in questi articoli, di non prendere semplicemente “per buona” questa informazione, ma di provare a sentire, con il senso del Palming, quello di cui stiamo parlando.
Se non hai ancora fatto mai esperienza con il Palming, trovi in questa Guida Introduttiva alle Energie Sottili, oppure nel libro Anatomia Sottile, degli esercizi per svilupparlo il brevissimo tempo.
Ma torniamo alla domanda: dove si trova il secondo chakra? La sua posizione è proprio sul pube.
Il chakra Sessuale infatti, come suggerisce il termine, coordina le funzioni delle ghiandole endocrine, sia maschili che femminili.
Dunque è coinvolto nelle disfunzioni ad esempio, per le donne, legate al ciclo.
Insieme, ricordiamolo, proprio ad un altro chakra molto importante che abbiamo nominato poco più su: l’Ajna, il capitano delle ghiandole endocrine.
Inoltre, il chakra Sessuale ha anche una particolare affinità con il chakra della gola, e certamente al 90%, uno squilibrio a carico del chakra Sessuale, incide non solo sull’Ajna, che è coinvolto, ma anche sul chakra della Gola.

Il Principio di Interazione Denso-Sottile e il suo rapporto con il chakra sacrale o Sessuale
Nella visione della Fisiologia Sottile, abbiamo visto come tutto il Sistema Energetico sia in realtà formato da una rete di collegamenti e snodi, alcuni dei quali sono subordinati ad altri, e che si influenzano reciprocamente.
Cogliamo l’occasione per ricordare uno dei primi Principi che si apprende al Corso TEV 1: il Principio di Interazione Denso-Sottile.
Questo principio esprime il concetto, fondamentale, che ciò che avviene a livello “denso” (ossia, a livello fisico, tangibile, ad esempio una contusione, una infiammazione, etc.) ha conseguenze anche sul Corpo Sottile ad esso pertinente, e viceversa.
Quindi, anche ciò che facciamo a livello “sottile” ha delle ripercussioni sulla parte “densa”. Ecco perché le operazioni di pulizia energetica hanno degli effetti ben visibili anche sul “corpo fisico”.
Soprattutto se effettuiamo dei Trattamenti come quello “Sistemico” che si impara al Corso TEV 1 e che, come suggerisce il termine, tende a fare un primo lavoro di riequilibrio e pulizia di tutto il Sistema Energetico, attraverso l’ausilio di strumenti come il Cleanergy e dei protocolli di trattamento TEV.
Il motivo per cui sono stati creati gli strumenti professionali TEV è proprio quello di svincolare l’efficacia del trattamento, dalla condizione dell’operatore (oltre che per “preservarlo” dalle contaminazioni energetiche, inevitabili quando si entra in contatto con un ente energetico congesto).
Come riequilibrare il Chakra sacrale o Svadhisthana? (Chakra Sessuale?)
Per rispondere correttamente alla domanda: “come riequilibrare il chakra sacrale?” va ricordato che prima di effettuare qualsiasi trattamento di pulizia, bisognerebbe conoscere almeno a grandi linee l’Anatomia Sottile e la Fisiologia Sottile, in modo da essere il più efficaci possibile.
È quindi importante considerare che il secondo chakra, il chakra sacrale o Sessuale, arriva praticamente alla fine del percorso del Canale Centrale, per cui “riceve” anche tutto quello che gli altri chakra hanno contribuito a creare.
Va da sé che, proprio per questo motivo, va preso l’elemento nella sua collocazione fisica, notando come sia influenzato da altre sfere della nostra vita solo apparentemente non collegate ad esso.
Ecco che, proprio per il Principio di Interazione Denso-Sottile che abbiamo appena nominato, per “sbloccare” il secondo chakra (anche se il termine è improprio e l’abbiamo spiegato nell’articolo dedicato al Chakra Basale può essere molto utile considerare aspetti come la creatività, l’atteggiamento che abbiamo mentre comunichiamo con il mondo esterno (e con noi stessi), e agire con consapevolezza, curandone la pratica.
Dedicarsi ad una attività creativa, come la scrittura, la pittura, la musica, le arti in generale (anche quelle marziali!) è senz’altro un ottimo aiuto per agire a monte di quella cascata ormonale che ha una enorme importanza nell’attività del nostro chakra Sessuale (come amiamo chiamarlo nella TEV).


Come pratiche invece più “dense”, più fisiche, occorre ricordare che, generalmente, le gonadi, gli organi sessuali (specie quello maschile) non amano il caldo, anzi beneficiano di esposizione al freddo.
È noto che la popolazione spermatica, nonché la sua vitalità, è più bassa se ci esponiamo al calore.
Ecco perché possono essere d’aiuto (anche come buona abitudine generale), utilizzare l’acqua fredda, soprattutto nel caso degli uomini, per “rivitalizzare” e rinvigorire gli organi gestiti dal chakra sacrale o Sessuale.
Suggeriamo l’approfondimento dei bagni derivativi e dell’esposizione al freddo, per chi sente che queste pratiche possano risuonargli dentro.
Come proteggere il Chakra sacrale o Svadhisthana? (Chakra Sessuale?)
Se è vero che è importante conoscere il modo per “ripulire”, riattivare, riequilibrare il chakra sacrale (chakra Sessuale), è altrettanto importante attuare dei meccanismi di difesa e protezione dalle aggressioni al sistema endocrino da parte degli agenti esterni.
È ormai riconosciuto da molteplici studi che molte delle sostanze chimiche attualmente utilizzate in ambito cosmetico, per la detersione, negli alimenti addirittura, posso essere assimilate ai cosiddetti “interferenti endocrini”, ossia quelle sostanze che interferiscono con il nostro Sistema Endocrino (ossia, ormonale) e provocano alterazione del suo normale funzionamento.

Consigliamo quindi di informarsi bene e approfondire sulla presenza e sugli effetti di queste sostanze chimiche di uso quotidiano, che hanno la capacità di modificare l’assetto ormonale degli esseri viventi, che avviene a causa dell’esposizione costante e ripetuta a tali sostanze.
Un altro fattore estremamente importante e sottovalutato è la luce artificiale, soprattutto quella “fuori orario”, ossia nelle ore in cui la Natura ha voluto che fosse buio. In inglese si usa, come spesso accade, un acronimo “ALAN” (Artificial Light At Night, Luce Artificiale di Notte), e in moltissimi studi è stata associata a modifiche genetiche e del sistema endocrino di tutti gli esseri viventi. Uno degli ultimi pubblicati, sui polli, lo trovi qui (in inglese).
Vediamo quindi che, anche in abitudini piuttosto comuni, spesso si nascondono attività potenzialmente pericolose per la nostra salute, e in particolare le ritroviamo in quelle che più ci allontanano dal modo in cui la Natura ha deciso che dovessimo vivere, come ad esempio il Ciclo Solare di Luce/Buio, che da sempre detta le regole per la Vita sul nostro Pianeta.
Chakra sacrale o Svadhisthana: qual è la pietra collegata?

Per gli appassionati di Pietre e Cristalli, ricordiamo che nella tradizione induista, al chakra sacrale o Svadhisthana è associato generalmente il colore arancione, per cui una delle pietre ad esso collegate può essere la corniola, oppure la pietra del sole, o anche il topazio arancione.
Nell’ottica della “multidimensionalità” che abbiamo nominato all’inizio di questo articolo vogliamo sottolineare che, i migliori effetti benefici e di riequilibrio, di tutti i chakra, si hanno quando c’è coerenza in tutte le dimensioni, per cui è bene porre attenzione sia sul piano fisico, che mentale, che emotivo, su quello sottile, etc.
Ben venga l’utilizzo di pietre e cristalli, se fatto con consapevolezza e intenzione, e soprattutto se supportato dal lavoro anche in altri ambiti che possano ripulire e ricaricare ognuno degli enti del nostro Sistema Energetico.