Tecnica Vibrazionale, cos’è e come funziona
Contenuti nascondi Tecnica vibrazionale: Cos’è la TEV (Tecnica Energo-Vibrazionale)? Tecnica Vibrazionale: quali discipline condividono il postulato delle energie sottili? Tecnica Vibrazionale: da dove parte questa Ricerca? Tecnica Vibrazionale: qual è lo scopo della TEV (Tecnica Energo – Vibrazionale) e come funziona? Tecnica Energo Vibrazionale: Un tentativo di conclusione Tecnica vibrazionale: Cos’è la TEV (Tecnica Energo-Vibrazionale)?…
Tecnica vibrazionale: Cos’è la TEV (Tecnica Energo-Vibrazionale)?
Tecnica vibrazione è una locuzione che viene spesso indicata per riferirsi alla TEV (Tecnica Energo-Vibrazionale).
Per descrivere la TEV è d’obbligo enunciare quello che per me è un postulato e cioè: esistono le energie sottili.
Premettendo che le energie dense sono quelle energie riconosciute dalla scienza ufficiale e misurabili con strumenti ortodossi quali l’energia termica, magnetica, gravitazionale, elettrica, eccetera, cosa sono le energie sottili? Le energie sottili sono quelle energie non misurabili con strumenti ortodossi, e pertanto non riconosciute, che influenzano positivamente o negativamente un organismo vivente: pianta, animale, uomo.
Premettendo che le energie dense sono quelle energie riconosciute dalla scienza ufficiale e misurabili con strumenti ortodossi quali l’energia termica, magnetica, gravitazionale, elettrica, eccetera, cosa sono le energie sottili?
Le energie sottili sono quelle energie non misurabili con strumenti ortodossi, e pertanto non riconosciute, che influenzano positivamente o negativamente un organismo vivente: pianta, animale, uomo.
La tradizione orientale ci parla di Prana, Chi o Ki, quella occidente di Forza Vitale, Orgone. Sono sinonimi del termine più moderno, coniato la prima volta da Einstein, di energie sottili. L’esistenza delle energie sottili è convalidata, al momento, da un’esperienza indiretta e cioè dalle valutazione e constatazione che queste abbiano un qualche effetto sugli organismi viventi, ma il fatto che non esista uno strumento ufficiale con il quale misurarle non significa che queste non esistano.
L’assunto della TEV (Tecnica Energo-Vibrazionale) è che il corpo fisico è coordinato e guidato da prana, o energia sottile organizzato/a in una macrostruttura denominata corpo energetico o corpo bioplasmico o corpo sottile.
Tecnica Vibrazionale: quali discipline condividono il postulato delle energie sottili?
L’utilizzo della locuzione “tecnica vibrazionale” può trovarsi in varie discipline e pratiche di diagnosi e cura “naturali”: In Naturopatia si parla di Forza Vitale, così come in Iridologia viene analizzato l’OPI (Orlo Pupillare Interno) al fine d’individuare il quoziente vitale del soggetto e determinare pertanto la sua capacità di reagire alle aggressioni o ad eventi traumatici o stressanti.
L’Omeopatia, anch’essa, sostiene che il corpo fisico è un elemento di un sistema più vasto e complesso chiamato uomo. George Vitulkas, noto medico omeopata greco nel suo libro: “Un nuovo modello di salute e malattia”, (1) , descrive l’essere umano utilizzando una metafora ed associandolo ad una cipolla paragonando, le parti più esterne di questo ortaggio al soma o fisico, la parte intermedia, all’emozionale ed infine, il nucleo, alla psiche.
La biunivocità tra il fisico e l’emozionale/mentale è il fondamento dell’omeopatia. I vari strati dell’essere sono in continua interazione tra loro ciò comporta una variazione dell’intero sistema al giusto stimolo ed all’intervento di uno solo degli elementi che compongono l’essere.
Una diluizione omeopatica alla 30 Ch, ad esempio, interviene sul mentale. L’azione sul mentale è spiccata nelle alte diluizioni (le millesimali ad esempio), eppure, dal punto di vista chimico, superato un certo numero di avogadro (il numero di particelle contenute in una mole, ovvero, il numero di atomi di carbonio 12 presenti in 12 grammi di sostanza) non esiste più alcuna molecola. L’omeopatico alla 30 CH o alla 200 dunque, cosa contiene?
Cosa fa passare un dolore articolare se l’omeopatico non ha più neanche una molecola della sostanza da cui deriva? Secondo l’approccio TEV: l’energia sottile.
Tecnica Vibrazionale: da dove parte questa Ricerca?
Nel libro Energie Sottili di Roberto Zamperini (edito dal CRESS) la Caratteristica Vibratoria è definita come una sorta di firma energetica della sostanza che ha generato il farmaco.
Come molti di voi sapranno, l’Omeopatia è basata sul principio similia similibus curentur (i simili siano curati con i simili). Hahnemann, il fondatore dell’Omeopatia, notò che coloro che estraevano il chinino (un tempo usato per curare la malaria) manifestavano gli stessi sintomi della malaria pur non contraendola. Osservò inoltre che i sintomi scomparivano non appena si assentavano dal lavoro. Da questa osservazione cominciò ad annotare casi , ricerche, sperimentazioni giungendo alla conclusione che il chinino utilizzato per guarire la malaria, negli individui sani, stimolava gli stessi sintomi della malattia.
Hahnemann iniziò le sue sperimentazioni con se stesso assumendo del chinino in dosi “allopatiche”manifestando gli stessi sintomi di un individuo affetto da malaria. Invertendo l’esperimento e diluendo le concentrazioni di chinino, ottenne la scomparsa dei sintomi.
Diluizione e succussione. Hahnemann ottenne la diluizione del chinino (il principio omeopatico) utilizzando una parte di corteccia dell’albero che venne fatta macerare in 99 parti di solvente. La risultante di questo procedimento venne a sua volta diluita con lo stesso rapporto 1:99, cioè, prendendo una goccia della tintura e diluendola con 99 parti di solvente (acqua e alcool) ottenendo così diluzioni sempre maggiori chiamate dagli omeopati:potenze.
Tra una diluizione e l’altra il rimedio veniva sottoposto a succussione (dinamizzazione)cioè ad una energico scuotimento.
Il processo della diluizione Centesimale Hahnemanniana, sebbene industrializzato, segue tutt’ora i principi dettati dal suo fondatore: da 1 goccia di tintura madre (TM) diluita in 99 parti di solvente si ottiene una prima diluizione centesimale (1CH). 5 passaggi saranno indicati sul rimedio omeopatico: 5 CH e così via. Una potenza 200 CH è espressione di duecento diluizioni con relative dinamizzazioni. Senza addentrarmi troppo nell’omeopatia mi fermo al concetto della diluizione che da sempre è fonte di accuse da parte della medicina ortodossa.
Secondo la scienza ufficiale infatti l’omeopatia è una “bufala” in quanto superata una certa diluizione centesimale, non rimane più alcuna molecola della sostanza che ha generato il rimedio, già alla 12 CH le molecole sono quantitativamente irrisorie (numero di avogadro).
Benchè la medicina ufficiale consideri l’omeopatia una metodica poco superiore alla stregoneria, sempre più italiani si curano, con soddisfazione, dall’omeopata, e non solo per malattie a scadenza o psicosomatiche e cicliche!
Sebbene oltre la 30 CH non ci sia probabilisticamente, dal punto di vista chimico, alcuna molecola della tintura madre o del principio che ha generato il rimedio, come mai funziona?
Avete mai sentito parlare di Jacques Benveniste? Su Nature ci sono ancora dei suoi articoli….
Un articolo intitolato : “Human basophil degranulation trigered by very dilute antiserum against IgE” suscita il clamore internazionale. L’articolo riporta una scoperta clamorosa da parte di un gruppo di scienziati capitanati da Jacques Benveniste.
Jacques Benveniste, medico ed immunologo francese, nella sua carriera ha collaborato con l’Institut de Recherche sur le Cancer (CNRS) ed ha diretto il Centro di Ricerca all’INSERM (Clamart) diventando capo dell’unità di Immunologia. Ha pubblicato svariati articoli sull’illustre rivista scientifica Nature ed è diventato famoso al pubblico per aver scoperto , nel 1979, la molecola PAF (Platelet-Activating Factor) un fattore biochimico fondamentale per l’attivazione piastrinica.
l’Immunologo, nel giugno del 1988, riporta nel famigerato articolo una scoperta sorprendente concernente il comportamento dell’attività immunitaria, ed in particolare dei basofili. I basofili, in presenza di allergeni, subiscono una degranulazione con conseguente liberazione d’istamina.
Le ricerche di Jacques Benveniste ed il suo team provarono che un siero, contenente allergeni, ALTAMENTE DILUITI (al punto tale che non risulta esserci probabilisticamente neanche una molecola dell’allergene) provoca gli stessi risultati che il siero contenente gli allergeni a più elevati concentrazioni!
Si parlò di MEMORIA DELL’ACQUA e cioè della capacità dell’acqua di trattenere le informazioni veicolate dalla sostanza originaria sebbene questa, chimicamente, non esistesse più.
Tecnica Vibrazionale: qual è lo scopo della TEV (Tecnica Energo – Vibrazionale) e come funziona?
TEV -Tecnica Energo-Vibrazionale- ideata da Roberto Zamperini, si pone l’obiettivo di apportare benessere ed equilibrio in una persona, o in un ambiente, attraverso la combinazione di due elementi fondanti l’approccio stesso e che abbiamo introdotto nei paragrafi precedenti: l’ energia sottile e l’informazione.
Cosa permette al farmaco omeopatico altamente diluito e che dunque non conserva probabilisticamente più alcuna molecola chimica della sostanza originaria a permettere il risultato? Secondo noi: l’energia sottile.
Il meccanismo di tale fenomeno può essere spiegato dalla TEV. L’assunto della TEV (Tecnica Energo-Vibrazionale) è che il corpo fisico è coordinato e guidato da prana, o energia sottile, organizzato in una macrostruttura denominata “Corpo Energetico”, Corpo Bioplasmico o Corpo sottile.
Il Corpo Bioplasmico o energetico è dotato di centri d’energia chiamati chakra, che hanno il compito di gestire e coordinare la forza vitale dell’organismo.
Quando un organo o l’intero organismo sono sottoposti ad un’aggressione, i chakra sono in grado (quali memorie della struttura e della funzione) di riparare i danni creati da aggressioni. Quando l’organismo energetico è debole, ovvero, quando i chakra sono deboli e scarichi, la risposta ai fattori che hanno generato lo squilibrio è insufficiente.
Nel caso dell’omeopatico dunque è l’energia sottile che conservando la capacità vibratoria della sostanza originaria (Belladonna, Taraxacum officinalis, Chamomilla, eccetera) permette al rimedio di entrare in risonanza con il corpo energetico del soggetto stimolando così la sua innata e naturale capacità di ritornare all’equilibrio e alla guarigione.
La domanda sorge allora spontanea: è possibile inviare al corpo sottile unicamente la caratteristica vibratoria senza il medium del farmaco? La risposta è sì. La trentennale ricerca di Roberto Zamperini converge proprio nella realizzazione di un Metodo che possa veicolare etere ed informazione (da cui il termine Energo-Vibrazionale) al corpo sottile favorendo la capacità di salvaguardia e riparazione dei chakra e la diminuzione del livello di aggressione, sia esso endogeno od esogeno.
Il raggiungimento di tale obiettivo permette all’organismo di mantenere una buona forza vitale e dunque una naturale e vigorosa capacità di auto guarigione.
Non si può nascondere che, almeno per ora, lo strumento principe di rilevazione è e resta la determinazione degli effetti dell’Energia Sottile sui tessuti e gli organismi viventi e le uniche vere tecnologie di diagnostica che fanno esplicito riferimento – sia pur indirettamente – alle Energie Sottili sono le derivazioni moderne della fotografia Kirlian e le varie applicazioni diagnostiche della Bioelettronica. Restano le evidenze cliniche di terapie su di esse fondate, evidenze che solo la Statistica può validare o meno.
Tecnica Energo Vibrazionale: Un tentativo di conclusione
Fin qui l’esposizione parzialissima – e anche, per troppi versi, eccessivamente sintetica – di alcuni indizi e di alcune evidenze, che lasciano pensare che forse non tutto è stato chiarito dalla Scienza ufficiale e che, al contrario, molti aspetti presentano molte lati oscuri che sono ancor oggi da considerare con attenzione ed oggettività.
Basti pensare che la materia visibile pare sia solo il 4% del totale della materia che ci circonda, definita quindi “materia oscura” o “energia oscura”.
Un fatto è che però, quando si fa esperienza diretta del “magnetismo” del proprio corpo sottile, attraverso le prime sperimentazioni con il palming, ci si rende subito conto che la famosa “vibrazione” è percepibile già attraverso i nostri sensi, basta svilupparli e dar loro la giusta pratica.
Non si può nascondere che l’insieme delle ricerche, delle teorie, delle ipotesi esposte sin qui possa dare la sgradevole sensazione di un puzzle, le cui tessere siano state gettate a caso sul tavolo del ricercatore da una qualche divinità dispettosa, che voglia metterne alla prova la sagacia e la pazienza. Eppure, una sorta di fil rouge nascosto lega, a ben osservare, questi studi e queste ricerche, che appaiono essere solo apparentemente distanti tra loro. Questo filo può esser rappresentato nell’ipotesi di una forma d’energia, che pur poco appariscente dal punto di vista degli strumenti di misura, dimostra di essere molto rilevante se ne considerano gli effetti sui viventi. Un’energia che, in sede provvisoria, abbiamo chiamato insieme a tanti: Energia Sottile.
Noi crediamo fermamente che l’energia sottile e la capacità vibratoria appropriata al momento e alla costituzione dell’individuo, ci permettano di entrare in risonanza con il corpo energetico del soggetto, stimolando così la sua innata e naturale capacità di ritornare all’equilibrio e alla guarigione.
La TEV -Tecnica Energo-Vibrazionale- e la Tecnologia Cleanergy poggia le sue fondazioni su questo semplice assunto. Semplice da comprendere, ma la sua realizzazione ed il suo compimento, non lo erano affatto. Il pioneristico percorso poteva essere tracciato e concretizzato solo da un grande Uomo e da un genio quale era Roberto Zamperini.