Palming energetico: cosa è, come funziona, come svilupparlo
Contenuti nascondi Palming energetico: cosa intendiamo con questa espressione? Palming energetico: origini e diffusione nelle culture tradizionali Palming energetico: una importante premessa alla pratica Palming energetico: il primo step per sviluppare questa abilità fondamentale per la TEV Palming energetico: attiviamo le “antenne” della percezione Palming energetico: conclusioni dopo il primo approccio Palming energetico: cosa intendiamo…
Palming energetico: cosa intendiamo con questa espressione?
Il Palming energetico (detto semplicemente “palming”) nel linguaggio tevvaro, cioè della TEV, è uno dei pilastri che reggono tutta l’applicazione degli studi e della ricerca nel campo delle energie sottili effettuato da Roberto Zamperini e dal CRESS.
Si tratta della capacità di percepire, attraverso l’utilizzo appunto dei palmi delle mani, le energie sottili sia pulite che “sporche”, ossia non favorevoli alla vita, che generalmente chiamiamo anche congeste.
Se capiti per la prima volta su questo sito, puoi trovare numerosi articoli che approfondiscono il merito delle energie sottili da vari punti di vista. D’altra parte, questo sito si chiama proprio energiesottili.it, dato che questo termine è stato introdotto in Italia proprio da Roberto Zamperini e dal CRESS.
Abbiamo anche redatto una Guida Introduttiva alle Energie Sottili dove puoi avere una prima infarinatura di cosa intendiamo con questa locuzione, e tutto il mondo infinito di ricerca che ci aspetta.
Alla fine della lettura di questo articolo avrai tutte le informazioni per “attivare” questo “sesto senso”, e iniziare a percepire le energie sottili intorno a te.
Palming energetico: origini e diffusione nelle culture tradizionali
L’utilizzo dei palmi delle mani nelle culture e discipline tradizionali è ben noto e diffuso in tutto il mondo. Chiaramente il nome dato da queste pratiche non è affatto “palming energetico”, ma i principi su cui si basa sono gli stessi, ossia che al centro delle nostre mani abbiamo dei chakra importantissimi che fungono da “porte” per dei canali energetici vitali per il nostro organismo.
Abbiamo notizia che già nell’antico Egitto era nota e diffusa la capacità di “curare” attraverso l’utilizzo dell’energia vitale diffusa e indirizzata tramite i palmi delle mani.
Ma troviamo un po’ in tutto il mondo questo tipo di conoscenza: dal Reiki, in Giappone, all’agopuntura cinese, con l’inserimento di aghi in punti particolari del corpo legati proprio allo scorrere (o allo stagnare) dell’energia vitale.
Passando in India, nella tradizionale medicina ayurvedica si utilizzano tecniche come il massaggio e l’applicazione di oli per ripristinare l’equilibrio energetico. E in moltissime culture indigene di tutto il mondo troviamo pratiche che coinvolgono l’imposizione delle mani e la connessione con l’energia cosmica vitale.
Per arrivare poi alle culture “più vicine” a noi, troviamo la presenza in un certo senso del palming energetico anche nelle cosiddette religioni abramitiche, ossia il cristianesimo, l’ebraismo e l’islam.
Nella religione cristiana, il gesto dell’esposizione dei palmi delle mani da parte dei sacerdoti, viene utilizzato per diffondere la loro benedizione.
Nelle altre due invece, troviamo la presenza di un simbolo condiviso, come la mano di Fatima (o di Miriam per gli ebrei), che sembra avere comunque origini molto più antiche delle stesse religioni, e che comunque per entrambe rappresenta qualcosa di diverso, seppur di sacro.
Quindi troviamo praticamente in tutte le culture del mondo, sia antiche che contemporanee, dei rimandi e dei riferimenti a ciò che può essere assimilato a una sorta di palming energetico.
Palming energetico: una importante premessa alla pratica
Il palming, per come è inteso nella TEV di Roberto Zamperini, è utilizzato per percepire e valutare le diverse categorie vibratorie dell’etere, come l’energia sottile pura e le energie congeste.
Nella TEV, quindi, utilizziamo il palming principalmente per percepire le energie sottili.
Il libro di Roberto Zamperini intitolato
“La Visione dei 7 Raggi” approfondisce largamente questo argomento.
Ma facciamo un po’ di chiarezza su alcuni aspetti riguardanti soprattutto la forma mentis (o il mindset, come direbbero gli albionici), prima di dare indicazioni sulla pratica.
La percezione, l’atto percettivo, rimane sempre ad un fenomeno di sensazione: una sensazione fisica che viene nelle mani. Questa sensazione viene processata e catalogata.
Dobbiamo instaurare un rapporto più stretto con il nostro inconscio, che probabilmente ci ostacolerà nel momento in cui avremo dei dati percettivi.
O per meglio dire: la nostra parte razionale in realtà ci ostacola, e dà una serie di giudizi su quanto si sta percependo.
Ma la comunicazione e la percezione avvengono grazie ad un’alleanza, ad una comunicazione che si amplifica e si codifica con il nostro inconscio.
Ma come facciamo ad ampliare questo canale comunicativo?
L’inconscio non ama la negazione. Questo è un fatto molto importante. E inoltre impara più facilmente quando si ricevono complimenti.
Pensa a quando da bambini eseguivi un compito e il “bravo” della maestra o dei genitori valorizzava il lavoro svolto.
Tramite questo rinforzo positivo è possibile realizzare più facilmenteil fenomeno dell’apprendimento.
Alla stessa maniera, quando abbiamo una percezione, al di là dei pensieri che arriveranno, proprio come uno stormo di uccelli, è importante ritornare con la consapevolezza all’atto percettivo.
E nel momento in cui si riceve questa informazione è molto importante valorizzarla, perché in questo modo il nostro inconscio, a mano a mano, diventerà il nostro alleato.
Come valorizzarla? Attraverso un complimento che rivolgete a voi stessi. Pensate ad un gioco: in modo ludico, giocando stiamo imparando, ma il gioco e l’apprendimento devono essere svolti con queste modalità: modalità affermative, positive.
Palming energetico: il primo step per sviluppare questa abilità fondamentale per la TEV
Questo aspetto è uno dei primi che si apprende frequentando il Primo Livello TEV, e già nelle prime ore di corso si fanno le prime esperienze in questo senso, utilizzando tra l’altro un Mini Cleanergy che è compreso nel costo del Corso, e che serve ad “amplificare” le percezioni e a rendere più immediato il processo di sensibilizzazione.
Ma anche se non hai a disposizione uno strumento per la persona come il Cleanergy, si può praticare il palming e sviluppare la percezione di questo senso letteralmente straordinario.
Le indicazioni prevedono innanzitutto di porsi in uno stato di coscienza adatto all’ascolto interiore, e alla calma: lo stato Theta-Delta, il cui raggiungimento faciliteremo attraverso la chiusura degli occhi (attivazione chakra frontale) e un mudra apposito, ossia quello che giustappone la punta del pollice a quelle del medio e dell’anulare, proprio come nella foto che vedi qui.
Il chakra frontale è quello che gestisce l’epifisi, una ghiandola estremamente importante, antagonista delle ghiandole surrenali e grande alleata del nostro sistema immunitario.
Nel momento in cui si chiudono gli occhi si favorisce il primo rilassamento e la propriocezione.
La consapevolezza passa dalla realtà esterna alla realtà interna. Mantenendo dunque gli occhi chiusi e la posizione delle mani nel mudra Theta-Delta, iniziamo ad ascoltare il respiro, senza forzare la respirazione.
L’inspirazione avviene sempre attraverso il naso così come anche l’espirazione.
Non c’è nessuna forzatura e si rimane semplicemente in ascolto. Il respiro è come una culla che dolcemente ci porta in modo graduale al rilassamento. E rimaniamo così per qualche minuto.
Palming energetico: attiviamo le “antenne” della percezione
Iniziamo finalmente i primi esercizi di sensibilizzazione al palming energetico.
Poni le mani molto vicine l’una all’altra, quasi a sfiorarsi, ma senza toccarsi.
Le spalle sono rilassate. Non c’è tensione nelle mani. La posizione delle mani deve essere un po’ a coppa, quindi le dita non devono essere aperte, ma chiuse.
Non totalmente, e soprattutto non devono essere rigide, ma senza tensione.
A coppa, in modo tale da formare una superficie uniforme che possa permetterci di ascoltare quello che avviene tra le nostre mani.
Continua a mantenere il respiro regolare, mentre la lingua è attaccata al palato, come normalmente dovrebbe essere.
Ora sposto tutta la mia coscienza nel centro del palmo delle mani e registro le minime e sottili percezioni che arrivano ai palmi della mano destra e della mano sinistra.
Dolcemente apriamo le mani: andando oltre la larghezza delle spalle.
Richiudiamo gli occhi, spostando nuovamente la coscienza nel centro del palmo delle mani, e dolcemente avvicino le mani fino a quando non ritrovo delle percezioni che possono essere di densità e senso di respingimento, come se avessi tra le mani un qualcosa di elastico, una palla elastica.
Chi ha praticato Tai-chi o QiGong è facilitato in questa esercitazione.
Potrai sentire del pizzicorio o del formicolio. Registra le varie opzioni che arrivano al palmo delle mani in un file e mettilo in memoria.
Di nuovo, apriamo le mani, andiamo oltre la larghezza delle spalle, avviciniamole, e fermiamoci là dove avvertiamo una diversa percezione.
Tutta la coscienza è nel centro del palmo delle mani.
E ora facciamo questo piccolo gioco: torniamo indietro di poco con le mani, poi ritorniamo avanti in un movimento di avvicinamento, e ci fermiamo là dove arrivano le percezioni. E giochiamo in questo modo.
Torno indietro con le mani e mentalmente ripeto a me stesso: “qui non sento”.
Vado avanti con le mani fino a ritrovare la percezione, e qui sento. Più volte: torno indietro, non sento nulla, avanti sento. Torno indietro, non sento, vado avanti, sento più e più volte.
Palming energetico: conclusioni dopo il primo approccio
Complimenti! Hai appena fatto il primo passo per sviluppare questa incredibile capacità percettiva chiamata palming (o palming energetico, nel senso che si riferisce appunto alla capacità di percepire le energie sottili). Questo esercizio lo chiamiamo scherzosamente “della fisarmonica”, dato il movimento che fanno le mani, imitando proprio l’apertura e chiusura dei mantici di questo strumento.
Bene, ora che hai fatto il primo passo verso questo straordinario universo tutto da scoprire, devi sapere che le energie sottili sono di tantissime qualità diverse, e si distinguono innanzitutto in energie plus, ossia energie benefiche e che “nutrono” la vitalità dei nostri corpi sottili e chakra, e minus, vale a dire quelle energie che chiamiamo anche congeste e che sottraggono energia vitale.
Dopodiché, anche in queste due macrocategorie c’è un universo di diverse qualità energetiche proprie, che bisogna imparare a riconoscere, e che attraverso la pratica e lo studio (anche e sopratutto della TEV) si possono approfondire.
Ti invito perciò a consultare i numerosi articoli presenti su questo sito, che affrontano di volta in volta i vari argomenti legati sempre al mondo delle energie sottili, e perché no, acquistare qualcuno dei volumi del catalogo CRESS e frequentare il Primo Livello TEV per fare dei passi più veloci e soprattutto più consapevoli all’interno di questo infinito universo di ricerca.