Trasformazione energetica_5 Gli Archetipi del Settimo Raggio
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Il Settimo Raggio e la Magia della Trasformazione Energetica

Contenuti nascondi L’Intelligenza della Forma nella Pratica TEV – Quarta Puntata La frequenza è associata indissolubilmente al ritmo – la magia della trasformazione energetica Il Settimo raggio nella tradizione esoterica – la magia della trasformazione energetica Il Settimo raggio nella pratica di una disciplina – la magia della trasformazione energetica Un esercizio pratico per migliorare…

L’Intelligenza della Forma nella Pratica TEV – Quarta Puntata

Benvenuti all’ultima puntata del nostro percorso dedicato alla regola del Settimo Raggio: Ritmo Regola Ripetizione.

Non perdere le puntate precedenti, che trovi qui:

Trasformazione energetica - La forma segue la frequenza
Trasformazione energetica – La forma segue la frequenza

Nelle puntate precedenti abbiamo esplorato l’importanza del ritmo, della regola e della ripetizione, sia attraverso esempi storici che attraverso le basi neurobiologiche del cambiamento.

Oggi concludiamo il nostro viaggio scoprendo come integrare questi principi nella pratica quotidiana e trasformare profondamente il nostro campo energetico.

Ricapitolando brevemente i punti fondamentali delle puntate precedenti, ho affermato che Il cambiamento profondo, dettato dal Ritmo-Regola-Ripetizione genera una riprogrammazione neuronale con conseguente riallineamento del tuo campo energetico perché:

tu non sei solo un “cervello che cambia” o un “campo che vibra”.

Sei un sistema intelligente e integrato che può riprogrammarsi consapevolmente e attuare una trasformazione energetica.

Campo energetico - neuroplasticità
Campo energetico – neuroplasticità

Il tuo ritmo personale, applicato con regola e onorato con ripetizione, genera onde vibrazionali che modellano la realtà sottile da cui si può estrapolare questo principio:

la forma segue la frequenza.

In altre parole, la frequenza — intesa come numero di oscillazioni per unità di tempo — determina le caratteristiche morfologiche di un sistema.

Questo principio è osservabile, ad esempio, nei fenomeni di cimatica, dove materiali sottili (come sabbia o acqua) disposti su una superficie sonora vibrante si organizzano spontaneamente in forme geometriche coerenti, la cui complessità dipende dalla frequenza applicata.

Ogni forma, quindi, non è casuale, ma il risultato visibile di un modello invisibile, una sorta di impronta che la vibrazione lascia nel campo materiale.

Più alta o più armonica è la frequenza, più complessa e raffinata sarà la forma che ne deriva.

La frequenza è associata indissolubilmente al ritmo – la magia della trasformazione energetica

Il ritmo è il tempo che scandisce la ripetizione della vibrazione. Mentre la frequenza ci dice quante volte un evento si ripete in un determinato lasso di tempo, il ritmo ne determina l’ordine e la coerenza nel fluire.

Ritmo e frequenza sono, quindi, due aspetti della stessa realtà vibratoria: La frequenza è la quantità (es. 432 Hz = 432 cicli al secondo); Il ritmo è la qualità temporale, la struttura dinamica con cui la frequenza si esprime nel tempo.

Nel corpo umano il battito cardiaco, il respiro, i cicli sonno-veglia e i ritmi cerebrali (onde cerebrali) sono tutti esempi di frequenze ritmiche che modellano la nostra fisiologia e i nostri stati di coscienza.

Dunque: Il ritmo è ciò che crea la nuova realtà e la pratica costante è la sua applicazione.

Trasformazione energetica il Settimo Raggio nella TEV
Trasformazione energetica il Settimo Raggio nella TEV

Il Settimo raggio nella tradizione esoterica – la magia della trasformazione energetica

Secondo la Tradizione esoterica trasmessa da Alice A. Bailey, il Settimo Raggio è il raggio dell’Ordine, dell’Organizzazione e della Magia Cerimoniale.

È il raggio che governa la capacità di rendere sacra la materia attraverso l’azione ripetuta con intento, precisione e disciplina.

Qui la magia non è un atto misterioso, ma un processo cosciente di allineamento tra energia e forma, tra mondo interiore e manifestazione esterna.

Il Settimo Raggio è l’arte del rituale vivente, in cui la ripetizione non è mai meccanica, ma canale attraverso cui lo spirito si ancora nella materia.

Trasformazione energetica_5 Gli Archetipi del Settimo Raggio
Trasformazione energetica_5 Gli Archetipi del Settimo Raggio

Esempi concreti di Settimo Raggio incarnato:

  • Il sacerdote, che officiante la messa, segue un rituale immutabile fatto di gesti, simboli, parole sacre e tempi prestabiliti. Ogni messa è diversa nella coscienza, ma identica nella forma: è ritmo sacro al servizio della trasmissione spirituale.
  • L’alchimista, che lavora secondo cicli precisi, regole segrete e fasi da rispettare scrupolosamente. L’operazione alchemica è un rituale trasformativo, dove la ripetizione disciplinata apre spazi di coscienza superiori.
  • Il ricercatore scientifico, che attraverso procedure rigorose e metodi ripetibili, penetra le leggi invisibili che governano la materia. La scienza, nella sua essenza, è magia della mente razionale, ordine al servizio della scoperta.
  • Il ragioniere, che attraverso la gestione ordinata dei numeri, delle scadenze e delle regole contabili, garantisce stabilità ai sistemi sociali ed economici. È il custode dell’equilibrio materiale, dove l’ordine diventa struttura portante della realtà.
  • Il danzatore, che ripete instancabilmente ogni passo, ogni movimento, ogni sequenza. Ma nel momento dell’esecuzione, tutto diventa fluido, vibrante, vivo. La danza è magia incarnata: l’energia si fa forma in movimento attraverso ritmo, precisione e presenza.
  • Il musicista, che studia scale, armonie, battute e ripete ore di esercizio. Ma quando suona, trascende la tecnica, e la musica diventa un ponte tra il visibile e l’invisibile. Ogni nota nasce da regola e disciplina, ma vibra nel cuore come pura ispirazione.
  • Il bodybuilder, che costruisce il proprio corpo attraverso ripetizione costante, disciplina ferrea e organizzazione del tempo, del cibo, del sonno. La trasformazione non è immediata, ma graduale: è la materia che risponde al ritmo e alla regola, plasmata dalla volontà incarnata.

In tutti questi esempi, il Settimo Raggio opera come forza strutturante: trasforma la ripetizione in potenza creativa, l’ordine in veicolo per la bellezza, la regola in portale per l’energia.

La forma che genera il Settimo Raggio non è più solo contenitore, ma strumento consapevole di trasmissione energetica.

Il Settimo Raggio ci insegna che la ripetizione consapevole crea ordine, e che l’ordine è lo spazio in cui lo spirito può incarnarsi.

È il raggio della sacralizzazione della materia, della costruzione di ponti tra il mondo invisibile e quello tangibile.

Quando una pratica è sostenuta da ritmo, regola e intenzione, essa diventa veicolo di trasformazione. Diventa magia operativa.

Trasformazione energetica - Ritmo Regola Ripetizione
Trasformazione energetica – Ritmo Regola Ripetizione

Il Settimo raggio nella pratica di una disciplina – la magia della trasformazione energetica

Per coloro che hanno frequentato almeno il primo livello TEV, dovete sapere che, anche se non “senti”, anche se il cambiamento sembra lento, con la pratica stai già trasmettendo nuove informazioni al tuo campo, stai rimodellando la tua percezione, che piano piano si affinerà, arriveranno nuove forme di percezione, più sottili e il tuo palming migliorerà.

Tu sei geometria in movimento. Sei ritmo incarnato. Sei frequenza consapevole.

E il ritmo – regola – ripetizione sono i tuoi strumenti di co-creazione sia che tu faccia TEV o Reiki, Pranoterapia, Shiatsu, Qi-Cong, Ayurveda, Iridologia, eccetera.

La TEV o qualunque altro metodo: non si “fa”. Si pratica. Si ripete. Si incarna.

Ci vuole un’azione qualitativamente alta che si ripete nel tempo.

Non è un’azione da svolgere una tantum, ma un cammino da interiorizzare.

Il cuore del percorso non sta nella quantità, ma nella qualità della presenza con cui si entra in relazione con l’energia.

“Qualità, più che quantità.” Non serve fare di più. Serve fare meglio. Con il ritmo giusto.

C’è una differenza profonda tra “fare tanto” e “fare bene”.

Spesso, nel desiderio di cambiare o guarire velocemente, si cerca di intensificare lo sforzo, aggiungendo pratiche, tecniche, ore di lavoro.

Ma l’energia richiede una qualità d’intervento.

Possiamo fare tecniche avanzate, praticare i metodi più innovativi, ma senza l’applicazione regolare di, cadenzata nel tempo, non avremmo alcuna trasformazione, cambiamento di coscienza. Nulla. Avremmo solo nutrito la demotivazione.

Una pratica fatta con presenza, chiarezza e ritmo, anche se semplice, ha il potere di riscrivere il campo energetico e riprogrammare la mente.

Nel cammino della TEV, non è il “fare di più” che apre le porte. È l’essere dentro ciò che si fa, con coerenza, intenzione e amore. L’energia segue la coscienza. E la coscienza ama ciò che è essenziale, ordinato, armonico.

Come un respiro consapevole. Come un passo danzato. La vera disciplina è intentus che si organizza nel tempo e nella struttura.

Trasformazione energetica - Campo mentale
Trasformazione energetica – Campo mentale

Ecco dei consigli per una pratica efficace TEV o qualsiasi altra disciplina o metodo che tu stia seguendo:

  • 1. Costanza quotidiana: Dedica ogni giorno un momento specifico alla tua pratica anche solo 10-15 minuti, ma fallo con regolarità assoluta.
  • 2. Attenzione alla qualità: un singolo gesto energetico fatto con piena presenza è più potente di molte azioni distratte. Coltiva la qualità dell’attenzione durante ogni trattamento.
  • 3. Integrazione nella vita quotidiana: porta la consapevolezza dei principi TEV o di qualsiasi altra disciplina nei gesti quotidiani.
  • 4. Osservazione dei risultati: impara a notare i piccoli cambiamenti che avvengono nel tuo campo e in quello delle persone che tratti. Spesso le trasformazioni iniziano in modo quasi impercettibile.
  • 5. Ricorda che stai dialogando con un’intelligenza sottile, ascolta quanto comunica il campo energetico.

Un esercizio pratico per migliorare la qualità del Settimo raggio nella tua vita quotidiana – la magia della trasformazione energetica

Il Settimo Raggio, secondo l’approccio della TEV, è l’energia che porta struttura, ordine e manifestazione concreta.

Allenare questo aspetto nella nostra vita quotidiana significa rafforzare la coerenza tra ciò che siamo, ciò che pensiamo e ciò che realizziamo.

L’esercizio che ti proponiamo oggi non è solo un atto di osservazione:
è un vero e proprio addestramento sottile alla presenza, al discernimento e alla direzione dell’energia mentale.

🎯 Perché praticarlo?

  • ✅ Per migliorare la qualità vibratoria del tuo campo mentale
    ➡ Identificando ciò che ti nutre e ciò che ti svuota.
  • ✅ Per imparare a riconoscere i tuoi automatismi
    ➡ E disinnescare pensieri ripetitivi o sabotanti.
  • ✅ Per sviluppare stabilità interiore e ordine vibrazionale
    ➡ Aspetti fondamentali per manifestare il cambiamento e mantenere il tuo intento nel tempo.
  • ✅ Per coltivare la costanza e l’autodisciplina sottile
    ➡ Elementi chiave del Settimo Raggio: ritmo, regola, ripetizione.

Ed ecco l’Esercizio di Osservazione del Pensiero (Controllo del Pensiero)

Ogni giorno, per 5-10 minuti, siediti in silenzio e osserva il flusso dei tuoi pensieri.

Non cercare di modificarli: nota semplicemente ciò che emerge.

Dopo due-tre giorni, inizia a classificare i pensieri in una tabella con quattro colonne nominate così: (positivi, negativi, utili, distrazioni) dandogli una definizione per meglio classificare le categorie dei pensieri.

Trasformazione energetica esercizio

Pensieri positivi sono quelli che generano stati emotivi espansivi, costruttivi e armonici. Sono spesso orientati alla gratitudine, alla fiducia, all’amore, alla bellezza, alla possibilità. Esempi: – “Sono grato per questa opportunità.” – “Posso superare questa sfida.” – “Tutto è un’occasione di crescita.”

Pensieri Negativi sono quelli che generano stati di contrazione, paura, giudizio o autosvalutazione. Possono essere ripetitivi, critici o autodistruttivi. Esempi: – “Non ce la farò mai.” – “Sono sempre sbagliato.”

Pensieri Utili sono quelli pratici, organizzativi, orientati a un compito o a una funzione concreta. Non sono né positivi né negativi: sono strumentali. Esempi: – “Devo ricordarmi di inviare quella mail.” – “Domani alle 9 ho un appuntamento.” – “Prima cucino, poi medito.”

Distrazioni o Pensieri Dispersivi Sono quelli generati da un flusso mentale involontario, spesso associato a vagabondaggio della mente. Pensieri che si attivano senza direzione consapevole e portano lontano dal momento presente. Esempi: – “Cosa mangerò tra tre giorni?” – “Cosa voleva dire quella persona ieri?” – “E se domani piovesse e il traffico fosse terribile?”

Come potrai osservare la preponderanza dei pensieri è negativa o dispersiva, sabotante, demotivante.

Non giudicare!

Osserva e appunta sulla tabella.

Poi, lavora per ridurre i pensieri inutili o negativi, mantenendo quelli costruttivi e armonici continuando ad aggiornare la cartella.

Fai questo fino al nostro prossimo incontro e se vuoi, condividi i tuoi risultati,

Se vuoi approfondire un tema o hai dei dubbi, scrivi sul gruppo ufficiale del CRESS.

Sono qui anche per te, per crescere insieme.

 Ti aspetto al prossimo ciclo sugli stati di coscienza.

Ad maiora!

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