Influenza dei campi elettromagnetici sul sangue
Di seguito riportiamo la relazione stilata dalla D.ssa Mariella Nicoletti riguardante l’influenza dei campi elettromagnetici sul sangue. INFLUENZA DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI SUL SANGUE Mariella NICOLETTI Dirigente DasMeLab, Università di Napoli “Federico II” Sono partita dallo studio delle influenze dei campi elettromagnetici sul sangue. I globuli rossi sono le cellule del sangue deputate al trasporto dell’ossigeno…
Di seguito riportiamo la relazione stilata dalla D.ssa Mariella Nicoletti riguardante l’influenza dei campi elettromagnetici sul sangue.
INFLUENZA DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI SUL SANGUE
Mariella NICOLETTI
Dirigente DasMeLab, Università di Napoli “Federico II”
Sono partita dallo studio delle influenze dei campi elettromagnetici sul sangue.
I globuli rossi sono le cellule del sangue deputate al trasporto dell’ossigeno dai polmoni ai tessuti e dell’anidride carbonica dai tessuti ai polmoni. L’emoglobina contenuta nei nuclei dei globuli rossi è la sostanza che opera questo trasporto, grazie al ferro che contiene e che dà a queste cellule il loro colore. Il ferro può magnetizzarsi in due modi, o per contatto con una calamita, o per effetto di un campo elettromagnetico.
Un campo elettromagnetico si genera quando l’elettricità scorre in un filo avvolto in una bobina. Tutti noi siamo circondati da un gran numero di tali campi. Alcuni sono irradiati da stazioni radiotelevisive, antenne radar, ripetitori per cellulari; altri, li possediamo in casa: radio, radiosveglia, coperta elettrica, forno a microonde, televisore,computer,altri apparecchi con tubi catodici, telefoni portatili e cellulari, walkie talkie, macchine fax,videogiochi, lampade al neon, apparecchiature elettroniche in genere e perfino i fili della corrente.
Dagli schermi TV e computer escono grandi quantità di ioni ed elettroni, che vanno a depositarsi sui tessuti, sugli organi e sui centri energetici superiori, i più delicati di tutto il sistema energetico. L’elenco non è esaustivo. Questi campi girano tutt’intorno alle nostre stanze e creano campi elettromagnetici in grado di magnetizzare il ferro e quindi anche i globuli rossi. Il fenomeno del sangue elettrico è stato studiato da medici e ricercatori. (Energie Sottili – Roberto Zamperini) Con il microscopio in campo oscuro si osserva come effetto dell’inquinamento da campi elettromagnetici sul sangue, un impilamento dei globuli rossi (Fig. n. 2).
fig.1
Globuli rossi presenti nel sangue
fig.2
Globuli rossi presenti nel sangue, in presenza dei campi elettromagnetici.
Impilamento. Come è noto i globuli rossi contengono degli atomi di ferro. Esistono buone ragioni per ipotizzare che i globuli rossi del sangue possano elettrizzarsi e magnetizzarsi, attraendosi l’un l’altro, formando vere e proprie pile e facendo così aumentare la VES. La VES misura la fluidità del sangue: più è alta la VES, meno fluido è il sangue. Quando il sangue è magnetico, i valori della VES si innalzano. Generalmente una VES alta è interpretata come l’indizio di un’infezione. Ma nel caso del sangue magnetico la VES può essere alta senza che si sia in presenza di alcuna infezione. Risultato del sangue magnetico è sia una sua minore fluidità, sia un calo della sua capacità di trasportare energia verso le cellule, i tessuti e gli organi. Gli effetti del sangue elettrico e magnetico possono essere ansia, tachicardia, depressione, debolezza, crisi ipertensive ed altri sintomi apparentemente inspiegabili. Possiamo facilmente immaginare che, quando i globuli rossi sono magnetizzati, si congestionino anche i filtri del sangue: fegato, reni, milza, polmoni e pelle.Molti disturbi a questi organi, che a volte non trovano alcun riscontro clinico, andrebbero analizzati sotto quest’aspetto. Le cellule comunicano tra loro attraverso scambi chimici ed elettrici, ma anche attraverso scambi di vibrazioni sottili. Parte del ferro contenuto nell’organismo è trattenuto e riciclato da fegato e reni, parte è espulso. Quando questi filtri funzionano ancora bene, il ferro congesto viene espulso, perché non è “riconosciuto” come quello giusto. Può allora succedere che il ferro espulso sia superiore a quello introdotto nell’organismo con la dieta. Nessuna integrazione di questo minerale potrà eliminare il problema, se il nuovo ferro ingerito in tal modo sarà in ogni caso sottoposto a campi magnetici. La carenza di ferro porterà presumibilmente ad un’anemia misteriosa quanto resistente a tutte le cure. (Energie Sottili Roberto Zamperini).
Occupandomi di anemia e piastrinopenia, mi sono imbattuta negli effetti di un fungo, Aspergillus niger, sul sangue; osservando infatti cosa succede nel sangue in presenza di Aspergillus, ho scoperto che le immagini (foto n.2) che già conoscevo della microscopia in campo oscuro riguardanti i globuli rossi in caso di esposizione a campi elettromagnetici, erano le stesse dovute all’invasione di Aspergillus niger. Da qui la deduzione che la presenza di campi elettromagnetici favorisca la crescita nel sangue di Aspergillus.Gli effetti di questi miceti nell’organismo umano sono i più vari:
si va dall’anemia all’asma, a malattie cardiovascolari. Propongo a questo punto un’analisi dei rischi ambientali con esami delle fonti di inquinamento naturali e artificiali, rilevamento dei campi elettromagnetici in alta e bassa frequenza, verifica dei rischi sui lavoratori e sui degenti, indagini di laboratorio generali e specifiche per la ricerca di Aspergillus.