ETERE elettromagnetico: il Bioplasma della TEV
Contenuti nascondi Introduzione all’etere elettromagnetico e alla TEV L’etere (elettromagnetico) nella filosofia greca antica Il punto di vista della TEV sull’etere elettromagnetico Eccesso di campi elettromagnetici: visione critica e studi scientifici Protezione dai campi elettromagnetici: suggerimenti pratici Conclusioni sull’Etere elettromagnetico Introduzione all’etere elettromagnetico e alla TEV Siamo lieti che tu sia capitato su questo articolo!…
Introduzione all’etere elettromagnetico e alla TEV
Siamo lieti che tu sia capitato su questo articolo! Vuol dire che senti che c’è “qualcosa” oltre il corpo fisico, qualcosa che ci lega, che ci unisce, e che praticamente tutte le antiche tradizioni avevano intuito e codificato, da Oriente a Occidente.
Infatti il termine “etere” (elettromagnetico, aggiungiamo noi “moderni”) viene proprio dalla culla della civiltà occidentale: l’antica Grecia. Etere (in greco antico: Αἰθήρ, Aithḗr) è una divinità primigenia della religione e della mitologia greca. È la potenza divina del cielo superiore e più puro, della luminosità del giorno.
L’etere, secondo la visione dei filosofi naturalisti greci, rappresentava un concetto fondamentale nel tentativo di spiegare la composizione e il funzionamento dell’universo. Questi antichi pensatori cercavano di comprendere il mondo attraverso i principi naturali, senza fare affidamento su spiegazioni mitologiche o soprannaturali. Di seguito, troverai un approfondimento su come l’etere era percepito in questo contesto filosofico.
Dal punto di vista tevvaro, questi concetti si sono integrati con le più moderne conferme scientifiche e con i test e le prove fatte nel corso dei decenni da Roberto Zamperini e dal CRESS, trovando anche sinonimi per rappresentare questa forma di “collante universale”: bioplasma.
L’etere (elettromagnetico) nella filosofia greca antica
- Aristotele e il Quinto Elemento: L’etere, o “quinta essenza”, è strettamente associato ad Aristotele, che lo introduceva come un elemento oltre i quattro classici (terra, aria, fuoco, acqua). Secondo Aristotele, l’etere era un elemento puro e divino che riempiva i cieli e componeva gli oggetti celesti. Diversamente dagli altri quattro elementi, che erano soggetti a cambiamento e corruzione sulla Terra, l’etere era immutabile e eterno, muovendosi in cerchi perfetti nelle sfere celesti.
- Platone e il Cosmo: Anche se il concetto di etere non è esplicitamente definito nei dialoghi di Platone, la sua cosmologia implica l’esistenza di una sostanza più fine e divina che permea l’universo. In “Timeo”, Platone descrive la creazione dell’universo da parte del demiurgo, utilizzando una forma di materia che è ordinata e divina, suggerendo una visione dell’etere come principio ordinatore.
- Presocratici e l’Infinito: Anassimandro, un filosofo presocratico, introduceva il concetto di “apeiron” (l’infinito o illimitato) come principio originario del mondo. Sebbene non sia direttamente equiparabile all’etere aristotelico, l’apeiron condivide alcune caratteristiche con l’idea di una sostanza primordiale e eterna che sottende e organizza la realtà.
- Empedocle e l’Armonia Universale: Empedocle, altro filosofo presocratico, proponeva un cosmo governato da quattro radici (terra, aria, fuoco, acqua) e due forze, amore e discordia, che li univano o separavano. L’etere, in questa visione, può essere visto come una rappresentazione simbolica dell’armonia e della perfezione celeste che contrasta con il mondo terreno e mutevole.
- Influenza sull’Alchimia e l’Astronomia: Il concetto di etere sopravvisse e si evolse attraverso l’alchimia e l’astronomia medievali, influenzando significativamente le teorie scientifiche fino all’epoca moderna. Sebbene la visione classica dell’etere sia stata superata dalle scoperte scientifiche, la sua nozione come sostanza pura che permea l’universo ha lasciato un segno indelebile nel pensiero filosofico e scientifico.
In sintesi, l’etere per i filosofi naturalisti greci era un concetto che serviva a spiegare la perfezione e l’immutabilità dei cieli in contrasto con il mondo terreno e in costante cambiamento. Questa visione rifletteva il desiderio dei filosofi di trovare un principio unificante che potesse spiegare l’ordine e l’armonia dell’universo.
L’etere elettromagnetico è un concetto che si riferisce alla teoria classica dell’etere luminifero, supposto mezzo di propagazione delle onde elettromagnetiche.
Ulteriori sviluppi di questo approccio sono stati dati all’inizio del XX secolo da altri scienziati, introducendo anche il concetto di onde torsionali
Di onde torsionali parlò nel 1913, per la prima volta al mondo scientifico, Eli Cartan (fisico) sostenendo che lo spazio-tempo non solo “curvava”, ma manifestava anche una rotazione spiraliforme definita come “torsione” ma la prima dimostrazione scientifica può essere probabilmente attribuita all’astrofisico russo Dr. Alexander Nikolai Kozyrevche dimostrò non solo la natura torsionale dell’Universo ma l’esistenza dell’etere.
Kozirev modificando delle bilance a torsione ha dimostrato che scuotendo, scaldando o raffreddando, facendo vibrare, rompendo o facendo girare oggetti fisici, il loro peso può crescere o diminuire di piccolissime unità. Com’è possibile?
Immaginiamo degli oggetti come delle spugne immerse in un liquido. Possiamo aumentare o decrescere il loro peso aumentando o diminuendo il volume dell’acqua della spugna. Come? Se raffreddiamo, strizziamo o ruotiamo una spugna questa rilascerà parte del liquido diminuendo il suo peso.
Se riscaldiamo la spugna, se la facciamo vibrare (aprendo maggiormente i pori della spugna) la costringiamo ad assorbire più liquido rispetto alla sua norma.
Gli oggetti appartenenti alla realtà sono dunque come spugne immerse nell’etere e subiscono trasformazioni di peso se sollecitate meccanicamente. In poche parole, attraverso questi esperimenti Kosyrev non solo ha dimostrato l’esistenza del’etere ma che attraverso un’azione nella realtà agiamo sull’etere.
Le domande che vengono spontanee sono se possiamo intervenire direttamente sull’etere e se intervenendo possiamo modificare la “realtà” o parte di questa.
Il punto di vista della TEV sull’etere elettromagnetico
La TEV esplora le potenzialità energetiche e vibrazionali del corpo umano, proponendo una connessione tra queste e l’ambiente elettromagnetico circostante.
D’altra parte, ricordiamo che la materia visibile e conosciuta, per affermazione della stessa scienza ufficiale, rappresenta solo il 4% dell’intero universo.
Roberto Zamperini, pioniere in questo campo, insieme a sua moglie Sonia Germani Zamperini, ha sviluppato la TEV con l’intento di armonizzare le energie del corpo con quelle ambientali, promuovendo il benessere e la guarigione.
Questa introduzione pone le basi per comprendere come l’etere elettromagnetico, reinterpretato attraverso la TEV, possa influenzare positivamente la salute e il benessere, offrendo una nuova prospettiva sulle energie che ci circondano.
La Tecnica Energo-Vibrazionale vede l’etere elettromagnetico non solo come un campo di energia che permea tutto lo spazio, ma anche come un veicolo attraverso cui è possibile lavorare sulle disarmonie energetiche individuali.
Secondo Roberto Zamperini e Sonia Germani Zamperini, ogni essere umano è circondato e permeato da campi energetici che possono essere influenzati dall’etere elettromagnetico ambientale. Attraverso la TEV, si cerca di riequilibrare questi campi energetici, spesso alterati da stress, malattie o altri fattori ambientali negativi.
Utilizzando tecniche specifiche di manipolazione energetica, la TEV mira a ristabilire l’armonia tra il corpo e l’ambiente circostante, promuovendo la salute e il benessere.
I principi fondamentali su cui si basa la TEV includono la consapevolezza dell’esistenza di un sottile ma potente livello energetico che può essere modellato e ottimizzato per il miglioramento della vita individuale.
Questa visione offre un’interpretazione moderna e applicata del concetto di etere, ponendolo al centro della pratica energetica e vibrazionale.
Eccesso di campi elettromagnetici: visione critica e studi scientifici
L’esposizione quotidiana a campi elettromagnetici, generati da dispositivi elettronici, reti wireless e altre fonti tecnologiche, è cresciuta esponenzialmente.
Questa pervasività ha sollevato preoccupazioni sulla potenziale influenza negativa sulla salute umana. Studi citati su PubMed evidenziano correlazioni tra l’eccessiva esposizione ai campi elettromagnetici e vari problemi di salute, come disturbi del sonno, stress eccessivo e persino rischi aumentati per alcune patologie.
La critica della TEV riguardo all’esposizione agli elettromagnetismi si concentra sulle potenziali interferenze di questi campi con i delicati equilibri energetici del corpo. Secondo il CRESS (Centro Ricerche Energie e Sistemi Sottili), l’accumulo di esposizione negativa può disarmonizzare i campi energetici individuali, portando a una diminuzione del benessere generale.
Attraverso la consapevolezza e l’adozione di pratiche TEV, si propone di minimizzare gli effetti negativi dell’esposizione, promuovendo un ambiente più equilibrato e sano.
Protezione dai campi elettromagnetici: suggerimenti pratici
Per mitigare gli effetti dell’eccessiva esposizione ai campi elettromagnetici, è possibile adottare misure preventive basate sia su ricerche scientifiche sia sui principi della TEV.
Alcuni suggerimenti includono l’uso moderato di dispositivi elettronici, specialmente prima di coricarsi, mantenere una distanza adeguata dai dispositivi quando possibile e utilizzare strumenti di protezione elettromagnetica certificati.
Ne abbiamo parlato approfonditamente in questo articolo e in quest’altro.
La TEV propone inoltre tecniche di riequilibrio energetico, come meditazione, esercizi di respirazione e pratiche specifiche di manipolazione energetica, per aiutare il corpo a gestire meglio l’esposizione ambientale agli elettromagnetismi.
Questi approcci, integrati in uno stile di vita consapevole, possono offrire una barriera protettiva contro gli effetti potenzialmente nocivi dell’eccesso di campi elettromagnetici, migliorando il benessere e la qualità della vita.
Conclusioni sull’Etere elettromagnetico
La crescente consapevolezza dell’impatto dei campi elettromagnetici sulla salute sottolinea l’importanza di approcci come la Tecnica Energo-Vibrazionale, che offrono nuove prospettive e soluzioni per mitigare i rischi associati. Il CRESS, attraverso la TEV, ci ricorda che l’armonizzazione energetica è fondamentale per il benessere in un’era tecnologica.
La chiave sta nel bilanciare l’uso delle tecnologie con pratiche che promuovono l’equilibrio energetico e vibrazionale.
Puoi trovare comunque tutti gli Strumenti a Tecnologia TEV a questo link.
Adottare misure preventive contro l’eccessiva esposizione ai campi elettromagnetici, insieme all’incorporazione di tecniche TEV nella vita quotidiana, può contribuire significativamente a migliorare la salute e il benessere.
È dunque essenziale continuare a informarsi, rimanere aperti a nuove ricerche scientifiche e praticare consapevolmente l’equilibrio energetico, per navigare con saggezza nell’ambiente elettromagnetico che ci circonda.
Ad Maiora Semper!